Il clicker training è uno strumento del metodo gentile per insegnare ai nostri amici a quattro zampe i più svariati comportamenti; dal semplice seduto ad una serie di comportamenti e azioni sempre più complicati come per esempio potrebbe essere aprire un cassetto prendere un oggetto dentro lo stesso, portarlo al proprietario e chiudere il cassetto alla fine della sequenza. Le sequenze più complicate vanno costruite a tavolino: prima si divide tutta la sequenza in varie parti più semplici per capire se il cane già sa fare quella sequenza o meno e lavorare su quello, una volta imparata passo dopo passo ogni sequenza le si uniscono per rendere il tutto fluido e completo. Nell’esempio precedente insegnerò al cane prima il riporto, poi ad aprire il cassetto, poi a prendere un oggetto dal cassetto poi a portarlo, successivamente a chiudere il cassetto e infine unisco tutti i pezzi e il cane una volta davanti al cassetto proporrà tutta la sequenza desiderata.
COS’E’ IL CLICKER
Il clicker è una scatoletta di plastica che si tiene in mano. Dentro c’è una linguetta di metallo che, quando premuta, scatta producendo il tipico suono click-clack. Si utilizza questo suono per indicare all’animale quale comportamento è gradito.
In altre parole è un suono posto tra il comportamento desiderato espresso dall’animale e un rinforzo (cibo, pallina con corda, manicotto).
Ciò presenta notevoli vantaggi:
• un suono (il “click” prodotto dal clicker) che preannuncia il successivo rinforzo, segnala al cane che un comportamento è corretto e desiderato. Ciò ha effetto sia se detto comportamento è stato espresso in maniera spontanea sia se si sta indirizzando il cane per tentativi durante una sessione;
• preannunciando il rinforzo, il clicker permette di gestire quest’ultimo anche a distanza di tempo dal comportamento espresso ed in qualsiasi situazione evitando al conduttore di avere necessariamente con sé nell’immediato bocconcini, palline o manicotti;
• trattandosi di un suono molto breve e chiaro, permette di indicare al cane con estrema precisione qual è il comportamento desiderato;
In una prima fase si carica il clicker di significato. S’insegna all’animale che quando sente il suono riceverà una ricompensa: cibo, gioco, carezze, qualsiasi cosa gli sia gradita e per la quale sia disposto a lavorare (ogni cane è un mondo a parte e ciascuno “lavorerà ” per una cosa diversa dall’altro). Essendo la maggior parte dei cani golosi di solito si usa il cibo come rinforzo: per caricare il clicker si butta una manciata di pezzetti di wusterl per terra e si clicca. Bastano 3-4 ripetizioni per fissare l’equazione: click=wusterl. Questo vale sia quando il cane è la prima volta in assoluto che si trova di fronte al clicker e sia quando si inizia una nuova sessione di lavoro.
PRINCIPI DI UTILIZZO
Per utilizzare al meglio il clicker, è necessario attenersi ad alcuni principi:
1) Il clicker è il dispositivo usato per produrre il segnale sonoro che marca l’azione desiderata.
2) Il clicker non è un giocattolo, né un richiamo, deve essere usato esclusivamente durante l’addestramento.
3) Il rinforzo incondizionato può essere costituito da bocconcini di cibo di alto interesse per il cane, oppure da un giocattolo come pallina con corda, manicotto, ecc..
4) Gli esercizi vengono insegnati inizialmente senza usare alcun comando verbale: o il cane propone spontaneamente un comportamento da noi richiesto, o viene da noi indirizzato a compierlo tramite l'uso di indicazioni non verbali come lo sguardo, delle gestualità , il posizionamento del nostro corpo, ecc...Il comando vocale viene inserito in un secondo tempo, solo quando il comportamento è già stato appreso.
5) Non è necessario che il cane esegua l’esercizio in modo completo fin dall’inizio per ottenere la ricompensa: si possono rinforzare comportamenti intermedi, progressivamente più vicini al risultato finale che si desidera ottenere (modellaggio o shaping).
6) Nel corso del clicker training devono essere evitate forme di costrizione. L’espressione di comportamenti desiderati può essere, al massimo, facilitata con gesti e indicazioni. Allo stesso modo, devono essere evitate forme di punizione fisica e i comportamenti indesiderati andrebbero semplicemente ignorati.
7) Non esistono cani ineducabili con questo sistema, ma solo tempi e numero di tentativi differenti da cane a cane.
In pratica possiamo paragonare il clicker a una macchina fotografica: quando “scatta” fissa il comportamento gradito (esattamente come un’istantanea) nella mente del cane. Scatto dopo scatto il comportamento si fissa nella mente e il cane impara. Il metodo gentile, di cui il clicker training è uno strumento, insegna per apprendimento, imparo a fare una cosa perché tutte le altre strade non mi hanno portato al risultato. Apprendimento per il piacere di apprendere con gioia e condivisione. Chi si avvicina al clicker impara ad insegnare al cane, adattando su misura al proprio animale il processo di apprendimento.
Ora non vi resta che provare, largo alla fantasia e…..buon divertimento!!!
Ciao a tutti Massimo e le Belve!
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